Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/144

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116 Giro del Mondo

tale, e Settentrionale s’entra in un gran Bazar, dove si vendono panni lini, e scarpe di zegrino. Indi si passa in un’altro più grande, dove si fanno stovigli di rame, e seghe; e vi abitano i Tintori: nell’estremo si truova un buonissimo karvanserà, ove si vende muschio, e pelli rosse.

Nel lato di Settentrione si vendono scimitarre, forbici, ed altri lavori di ferro, e di rame; ed avanti la porta del medesimo varie sorti di pietre preziose. Sopra queste botteghe è una lunga loggia, sostenuta da colonne, dove ogni sera s’ode un dispiacevole concerto di flauti, tamburri, ed altri strumenti, come s’è narrato d’altre Città: al di dentro vi sono camere per gli principali sonatori. All’incontro in questo luogo sono due colonne alte sette palmi, ed altrettanto lontane una dall’altra, per lo giuoco del maglio a cavallo, che si fà percotendo la palla nell’atto del correre, per farla passare fra le due colonne.

Dalla porta di sopra mentovata s’entra ad alcune volte, dove si vendono ricchi drappi d’oro, argento, e di seta, come anche tele fine d’India. Il lato di Oriente dalla Moschea sino all’angolo di Settentrione è occupato da botteghe di minuti lavori di seta.


Dalla