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118 Giro del Mondo

cintola. Le coscie, e gambe erano nude, ed unte di un certo grasso valevole a non farlo straccare: siccome appreso gli antichi, coloro che si esercitavano ne’ Ginnasij, s’ungevano d’olio. Cominciò a correre dalla porta d’Ala-capì, sino ad una pietra lontana dalla Città tre miglia, sulla montagna. Dovea fare sette volte tal carriera, senza cibarsi, ma solamente bere; prendendo in fine di ciascheduna una banderuola, posta vicino la meta: e dopo di ciò, conosciuto abile da’ Sciatter del Re, era ammesso all’ufficio. Costumano i Signori Persiani di aver molti di costoro, giusta il loro potere, per essere tenuti in maggior estimazione.

Fra questo mentre, non essendo ancora Stefano il Vert-abiet, in compagnia di quattro altri Vescovi suffraganei (essendo egli independente dal Patriarca) di macchinare contro il rimanente de’ Missionarj Cattolici di Zulfa; volle il Cielo, che un’altro Vert-abiet, per per nome Giovanni, gli destasse una fiera persecuzione. Costui era stato altresì Arcivescovo di Zulfa, ma Spogliato della dignità da Stefano, s’era fatto Cattolico; e postosi in Alacapì con un suo Religioso (fidato nella protezione del pas-


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