Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/166

Da Wikisource.
138 Giro del Mondo

ti, e un canale d’acque nel mezzo, abbondevole di buoni granchi. E quì non è da tralasciare la solenne burla, che mi narrarono alcuni Francesi dimoranti in Zulfa, essere stata fatta al Tavernier, al proposito di questi granchi. Mangiando egli (sono ormai presso a quarant’anni) con Mr. l’Etoile, ne commendava molto il sapore: e come che quegli di buono umore, e faceto si era, gli disse: ora è il tempo che sono migliori, perche mangiano gelsi bianchi. E vedendo tuttavia curioso il semplice Tavernier di sapere, come mangiassero gelsi, e in qual maniera gli prendessero, per poterlo poi scrivere; soggiunse, che quei granchi al tramontar del Sole uscivano da’ loro buchi presso agli alberi; e montativi su mangiavano gelsi tutta la notte, e poi al far del giorno ritornavano nell’acque: onde i giardinieri andavano a scuotere gli alberi la notte, e fattane buona raccolta, gli portavano a vendere in piazza. Questa novella detta per ischerzo fu trangugiata dal Tavernier, e scritta[Tom. 1. lib. 4. pag. 423.] come vera, a gran pregiudicio degli altri semplici, come lui. Mi fu tutto ciò confermato dal figliuolo del medesimo Mr. l’Etoile, da un vecchio Armeno, e da al-


tri