Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/245

Da Wikisource.

Del Gemelli. 215

di tanti schiavi, mi il dominio ancora. Il buono Aidar ciò ottenuto, provvedutigli come meglio potè, diede loro la libertà di tornare alle proprie case; in ricordanza dei qual beneficio, conservarono sempremai quei popoli grandissima affezione a lui, ed alla sua prosapia.

Or trovandosi i Persiani oppressi dal giogo de’ Tartari[Asiæ nove descript. lib. 2. cap. 1.] sin dal 1250. ed ardendo d’intestine guerre, per gli odii, che regnavano nella famiglia degli Ussun-Cassan; preso ardimento Ismael Sofì terzogenito di Sceik-Aidar, coll’ajuto de’ Caramani, cominciò ad occupare l’Imperio; espugnando primamente Tauris divisa in fazioni; e poi disfacendo in battaglia Alamut Re di Persia (o secondo altri Aluante nato di Jacupio figlio di Ussum-Cassan) ed uccidendolo di propria mano presso la stessa Città[Angiolello in gestis Usum-Cassani.]. Ciò accadde circa gli anni del Signore 1499. e da indi in poi la Persia si chiamò Regno de’ Sofì[Barroso in sua Asia.], come soggetta alla Schiatta d’Ismael. Alcuni vogliono, senza alcun fondamento però, che questi fusse parimente nipote d’Ussum-Cassano[Bizarro de rebus Persicis.], come nato della di lui figliuola, e da Sicaidarì, cognominato Arduelle da una Città di tal


O 4 no-