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non mancherà però col tempo d’accecare i fratelli, e nipoti trasversali, giusta l’antica costumanza; se pure non torrà loro la vita.


CAPITOLO SESTO.

Diversi ufizj della Corte Persiana.


L

A più sublime carica della Corte Persiana è quella di Atmath-Dulet, ch’è come il primo Visir in Turchia. Per mano di costui passano tutti gli affari del Regno, che, a differenza del Turco, più spedisce colla penna, che colla spada; nè è così soggetto ad andare alla guerra, o per minimo fallo perder la testa. Dee però prendere le dovute misure per governar bene, e non proporre al Re cosa, che gli spiaccia.

In secondo luogo è il Nazar, che ha la soprantendenza di tutto quello, che vien presentato in dono al Re.

Siegue il Mether, ch’è un’Eunuco bianco, che assiste sempre in camera, e appresso il Re, con molti moccichini in una borsa, per provvedernelo, quando ne ha di bisogno.

Il Mir-akor-bascì ha la soprantendenza


delle