Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/30

Da Wikisource.
2 Giro del Mondo

de gli altri. Il simile adivenne a me entrato nel Dominio Persiano, perché appena per lo contento m’accorsi d’una faticosa salita, che ne fu mestieri di fare; e preso coraggio, vedendomi in Paese meno soggetto alle imposture, feci a colpi di bastonate partire i Catergì, i quali fuor di tempo pretendeano far riposare i cavalli; quando poco prima m’aveano avvertito di prender l’armi, perché la guarnigione Turchesca solea fare di molte scorrerie per quella parte.

Fatte dieci miglia trovammo gran moltitudine di Kurdi accampati sotto tende (ch’eglino fanno in un momento, ponendo un legno fisso nel terreno, con una ruota grande al di sopra, nella cui circonferenza sono altri legni curvi per sostentarla) i quali vollero per lo passo mezza piastra per cavallo; imperocché non si costuma in Persia di aprir le valige, ma si dà un regalo giusta la qualità delle persone.

Dato alquanto di cibo, e di riposo a’ cavalli, seguitammo a camminare per un sentiero tutto sassoso; ed in fine dopo aver fatte in quel giorno 28. miglia in 10. ore, fermossi il Capo mulattiere in Talen primo villaggio de’ Persiani. Era già


quivi