Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/347

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Del Gemelli. 313

alle braccia, e ballò sola; portando le mani in varie parti del corpo con regolato movimento, per render piacevole il suono; facendo salti, e strani atti colla persona, da dettare insieme lascivia, e riso. Prese indi a far lo stesso, e con miglior garbo, la seconda; ed in fine co’ medesimi sconvolgimenti, e salti ballò al suono di due grandi sonagli (come quelli, che portano le mule de’ nostri Procacci) che ella toccava assai maestrevolmente.

Mentre davamo in sì fatta guisa col Soprantendente prendendo piacere, venne un messo del Deroga, o Governadore della Città, a pregarlo di sua parto, che facesse giustizia a un tal Moro, che dovea avere qualche danajo da un Persiano, che serviva il Fattor di Bassora. Considerai perciò il riguardo, che si avea in tal luogo a’ Portughesi, facendosi loro non solo esercitare la medesima giurisdizione, che in Goa, sopra i loro sudditi, e Cristiani; ma anche sopra i Maomettani che servono nella Fattoria: e permettendosi ch’oltre delle carceri, che tengono nel Congo, giungano sino a bastonare i medesimi Maomettani; i quali perciò chiamati dal Soprantendente, vanno col-


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