Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/349

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Del Gemelli. 315

giugnemmo il Sabato 27. in Angon, per far acqua; poiche nel Congo non si permette di ciò fare, acciò non manchi poscia a’ Naturali. Per buona ventura trovammo le cisterne secche, onde fu d’uopo prenderla nella vicina Isola di Kescimi (due miglia indi discosta). Angon è disabitata, per lo fuoco postovi da un Generale dell’armata Portughese, in vendetta della perfidia degli abitanti.

Mentre s’attendeva frettolosamente a fare acqua, che era pure alquanto salmastra; io presi la Domenica 28. il diletto della caccia, abbondando l’Isola così di volatili, come di quatrupedi. Parimente il Lunedì 29. andai vedendo l’Isola. Ella si è di figura bislunga, stendendosi molto verso Bander-Abassì: il circuito sarà di circa 90. m. Il terreno produce uve, fichi, dattili, ed altre frutta per nutrimento de’ naturali; però il maggior alimento è il pesce, seccando eglino al Sole quantità grande di sardelle, che prendono così nella loro, come nell’Isola d’Angon, per servirsene poi in tutto l’anno, come di pane cotidiano. In amendue queste Isole si truovano buone perle; però gi’Isolani amano meglio le loro sardelle, come più sicure, e di minore impaccio,


che