Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/217

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Del Gemelli. 171

se quietata: in maniera tale che non solo le truppe dell’Emir, ma la più parte di quella di Sciah-gehan vedendo gli affari intorbidati, presero il suo partito. Impadronitosi adunque delle tende, cammelli, e bagaglie dell’Emir, si pose in marcia per andar all’espugnazion di Suratte: ma avuta novella, dopo alcuni giorni di cammino, che il Govcrnadore l’avea di già renduta a Morad Baksce; mandò a congratularsi con costui, e a farlo partecipe del succeduto coll’Emir Gemla; delle forze, e danajo, che si trovava; e delle secrete intelligenze, che aveva alla Corte: pregandolo di più, che dovendo egli far la strada di Brampur ad Agra, facesse ogni diligenza per farsi trovarti sul cammino, e parlar seco.

Seguì ciò secondo il suo desiderio, unendosi, con grandissimo giubilo, i due eserciti. Oreng zeb fece nuove promesse a Morad Baksce, di nuovo protestandosi, che non pretendea la Corona; ma che solamente era ivi per ajutarlo a porre sul Trono, a dispetto di Darà lor comune nemico. Si mossero quindi amendue verso Brampur; dove venuti alle mani coll’esercito di Sciah-gehan, e Darà, che impedir volea loro il passo del fiume


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