Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/224

Da Wikisource.
178 Giro del Mondo

zeb, e dell’Emir, faceva sempre osservare ogni suo portamento; sicchè fra pochi mesi tornò Mahmudal Campo dell’Emir. Altri dicono, che fusse stata arte d’Oreng-zeb farlo passare appresso il Zio, per rovinare l’uno, e l’altro; overo un pretesto specioso per assicurarsene: essendosi veduto appresso, che oltre le minaccevoli lettere, colle quali lo richiamava in Dehli, fece arrestarlo nel passeggio del Gange, e rinserratolo dentro un’Ambry, condurlo a Gavalcor.

Oreng-zeb fatto questo colpo, fece sapere all’altro figliuolo, detto Sultan-Mazum, che stasse nel dovere, se non voleva correr l’istessa fortuna; perche il punto del regnare era dilicato, e i Re devono quasi aver gelosia della loro ombra stessa. Passato poscia in Dehlì, prese a comandar da Re: e mentre l’Emir teneva a mal partito Sugiah (che con ogni industria resisteva, mantenendosi libero il passeggio del Gange) pensò, almeno coll’inganno, aver Darà nelle mani, con farlo uscire dal Guzaratte. Fece che il Ragià Gessem-Senghe gli scrivesse, che voleva favellar seco d’un’affare importantissimo, sul cammino d’Agra. Darà che avea un mezzano esercito formato, di-


savve-