Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/27

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Del Gemelli. 13

cresciuta poi dal dolore della ferita, che s’avventa, e sbrana senza fallo il cacciatore.

Oltre i quadrupedi, si truova nelle selve gran quantità di pavoni, pernici di due sorti, anitre, colombe, tortore, rondini, cornacchie, ed altri uccelli d’Europa. Per passatempo se ne tengono in gabbia alcuni detti Martignos (grandi quanto un tordo) di Città, e di campagna. I primi sono neri, e bianchi; i secondi hanno le penne a color di cenere e’l petto rosso.

Egli fa di mestieri nell’Indie esser molto regolato nel vitto, perche altrimente si cade in infermità incurabili; o che si curano (all’uso del paese) solamente col fuoco; la sperienza avendo insegnato[M. de Thevenot. Voyag. des Indes ch. 10 pag. 319.], non essere ivi giovevoli le medicine Europee. Quel male, che si chiama Mordazin, porta seco febbre, vomito, debolezza di membra, e dolor di testa. Egli vien cagionato sempre dal mangiar troppo, e si guarisce bruciando con uno spiedo infocato amendue le calcagna, sino a tanto che l’infermo senta l’ardore del fuoco. Quello che si dice Bombaraki e Naricut, fa enfiare, o doler forte la pancia; e per curarlo medesimamente s’adopera il fuoco sulla parte enfiata; on-


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