Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/309

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Del Gemelli. 263

ornato di molte gioje. Delle sue rendite si alimenta tutta quella moltitudine di Pellegrini, che vi concorre, per la comodità del Gange; nelle di cui acque lavandosi, credono, più ch’altrove, rimaner netti da’ peccati. Quivi da presso sono altre Pagodi, e’l sepolcro del lor Profeta Cabir.

La Pagode di Benarus è fabbricata sulla riva del Gange, dentro la Città dell’istesso nome; e scendesi per una scala dalla porta della medesima, sino al fiume per lavarvisi, o bere. Di quell’acqua i vagabondi Fakir portano sulle spalle vasi serrati, e suggellati dal Gran Bramine (per evitare ogni fraude) per molte centinaja di miglia; a fine d’aver buona ricompensa dalle persone ricche, e mercanti, a’ quali la danno. Costoro in occasione di nozze ne consumano per lo valore di 500. e più scudi; essendo in costume di darsene, in fin del pasto, uno, o due bicchieri; che si bevono con quel gusto, che si sarebbe in Europa d’un buon moscato, o hyppocras. L’Idolo vien detto Bainmadù, tanto da’ Gentili venerato, che in aprendosi la Pagode, i Bramini si prostrano di faccia in terra; ed alcuni, con grandissimi ventagli, vanno a cacciar le mosche d’attorno l’Ido-


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