Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/39

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Giro del Mondo 23

Quindi si veggono le scimie dalla campagna venire a mangiare quello essi apprestano. Oltre la diversità di tanti quatrupedi, ed uccelli, che vi si sostentano, si prende particolar cura de’ stroppj, ed infermi. Quello che mi recò orrore (essendovi andato a tal fine) si fu il vedere un poveraccio nudo, ligato di mani o piedi, per servir di pastura a’ cimici, che perciò aveano fatti uscire da’ loro puzzolenti nidi. Il più bello si è, che si truovi uomo, che volontariamente s’esponga a quella carnificina, per una tenue mercede, che se gli dà, secondo la quantità dell’ore, che si contenta di starvi.

Il Venerdì 21. ritirandomi a casa; dopo aver alquanto passeggiato, vidi avanti la bottega d’un Mercante Gentile radunate molte persone, e in mezzo di esse un Birbante, che teneva in una mano una gallina, e nell’altra un coltello. Richiesta la cagione di tal novità, mi risposero: che quegli si era un forfante, il quale quando voleva cavar danari, portava quella gallina per la strada de’ Gentili, in atto di volerla uccidere; acciò que’ meschini gli dassero danari per iscamparla dalla morte; credendo ogn’uno di essi, che in quella gallina potria esser l’anima di qual-


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