Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/140

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116 Giro del Mondo

dividono in Isole uguali tutto lo spazio, ch’è nelle strade grandi; e l’une, e l’altre hanno lor nomi particolari, come la strada de’ Parenti del Re, la strada della Torre bianca, de’ Leoni, del ferro, del Pesce secco, dell’acqua vita: e cosi di tutte; vendendosi quivi un libro, che tratta del nome, e della situazione delle strade, il quale adopran tutti i Servi, ch’accompagnano i Mandarini alle loro visite, e a’ loro Tribunali, e che portan i presenti, o lettere, o ambasciate, o ordini in diversi luoghi della Città, e dell’Imperio, andandone un gran numero per tutto il Reame; onde poi venne il proverbio cosi spesso usato da’ Cinesi, che le Provincie diano i Mandarini a Pekin, e che Pekin lor ne dia in cambio i Lacchei, o Corrieri: e certamente è raro vedere un Mandarino di Pekin. La più bella di tutte le strade, è quella, che si chiama Sciangàn Kiai, cioè a dir la strada del perpetuo riposo: ella va da Oriente ad Occidente, terminata per Norte dalle mura del Palagio Reale, e da Mezzodì per diversi Tribunali, e Palagi di Gran Signori: sì spaziosa, ch’è più di 130. piè di larghezza, e sì famosa, che i dotti ne’ loro scritti n’adoprano il nome per significar la


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