Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/203

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Del Gemelli. 177

oppresso morì nell’Isola di San-cheu per godere della gloria, che alle sue virtuose fatiche era dovuta.

Si compiacque poi Nostro Signore[Relat. de la Chine du P. Magaillans c. 4. p. 203.] nel 1610. aprir questa porta alla cultura della sua vigna; agevolandone l’entrata al Padre Matteo Riccio da Macerata, in compagnia del Padre Michel Rogerio dell’istessa Compagnia di Giesù. Ben vero v’incontrarono grandissime difficoltà, e intoppi, prima di conseguir da’ Cinesi il poter vivere fra loro; ma sì, e tanto oprar seppe il Padre Riccio, che acquistossi in brieve non poca stima, e credito fra Grandi, e Signori; poiche essendo egli stato discepolo del Padre Cristofaro Clavio, era peritissimo nella matematica; alla quale i Cinesi son molto inchinati: e per la curiosità di tanti orologi, e istrumenti matematici, che i Padri seco portavano, erano stimati per uomini scesi dal Cielo; di maniera che non solo il V. Re di Canton gli ritenne appresso di sè, ma da parti rimote venivan i Letterati ad ammirar la dottrina loro; onde acquistata la benevolenza non sola de’ Signori, ma dell’istesso Imperadore, in brieve tempo propagaron la fede in più parti dell’Imperio, chiamando nuo-

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