Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/352

Da Wikisource.
326 Giro del Mondo

faccia dell’altro, ma amendue per fianco, e rivolti verso Settentrione, se stanno in istrada, o allo scoverto; e se in casa, verso la fronte della sala; imperciocchè sogliono fabbricarsi in modo, che la porta riesca a Mezzodì. Credo, che facciano così, per la modestia, che affettano; e acciò non paja, che l’uno riceva quella mezza adorazione dall’altro; quasi debbano farla per civiltà, ma non accettarla, come indegni: ma qualunque ne sia la cagione, il fatto va pur così. Se poi si scontrano letterati, che hanno qualche carica (e perciò vanno o a cavallo, o in ispalla a quattro, e talvolta a più uomini) il dameno smonta, e incomincia a fare, e ricevere le convenevoli riverenze. Giammai i Cinesi non si cavano il cappello; e’l presentarsi un’uomo a chi che sia col capo ignudo, vien riputata cosa disdicevole: e perciò a gran ragione i Sommi Pontefici, per aderire in parte al loro costume, han dispensato a’ nostri Sacerdoti, di celebrar nella Cina il Divin Sacrificio, e amministrare i Sacramenti, col capo convenevolmente coperto.

Quanto alle visite fra’ nobili, non se ne fa alcuna, senza mandarsi un foglio di carta rossa, lungo un palmo, e mezzo;


nel