Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/413

Da Wikisource.

Del Gemelli. 385

tutte le sue Provincie, è tale, che in vece di convertirsi in moneta, vien comperato egli medesimo per mercanzia. Quindi è nato il proverbio, che si sente spesso in Macao: l’argento è del sangue, e l’oro è mercanzia. A riguardo dell’argento, la cupidigia, ed industria in acquistarlo sono così antiche, che l’Imperio; e perciò la quantità, che i Cinesi ne hanno accumulata, dee essere immensa: imperocchè tutto quello, ch’entra una volta nello Stato, non può giammai più uscirne, sì rigorose sono le leggi, che ciò vietano. Rade volte in Europa si fanno presenti di cinquecento, o mille scudi; ma nella Cina è molto ordinario il farne di mille, di dieci, venti, trenta, e quaranta mila; e spezialmente alla Corte, si spendono più milioni in regali, e presenti. Ciò accade perche non v’è carica di Presidente di Città, che non codi più migliaia di scudi, e qualche volta 20. e 30. mila; e a proporzione gli altri uficj minori. Per essere alcuno V. Re d’una Provincia, bisogna pagare, prima d’esserne posto in possesso, trenta, quaranta, e allo spesso sessanta, e settanta mila: non che il Re riceva tal danajo, o che n’abbia almeno notizia; ma perche i Governadori dell’-

     Parte IV. Bb Im-