Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/448

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416 Giro del Mondo

mentre governava la Città, e Provincia Lam giovane Cinese. Nel consiglio di guerra, che si tenne, il General de’ Tartari fu di parere, non potersi difendere la Città, ogni qual volta non stavano sicuri dalla moltitudine di tanti Cittadini; e che perciò dovevano tutti trucidarsi. S’oppose il Lam a tanta crudeltà, e disse: se altrimente non si può rimediare alla sicurezza della Città, prima di tutti trucidate me: colla qual voce ammollì il petto de’ barbari. Appena erano passati venti dì d’assedio, che cadde il giorno del nascimento di Quesim; perlocchè da tutto l’esercito si sollennizò, con crapule, e giuochi. Conosciuta adunque da’ Tartari l’opportunità, mentre l’esercito nemico stava sepolto nel sonno, ed ubbriachezza, nel silenzio della notte, così prudentemente, e fortemente l’attaccarono, che appena tre mila si salvarono nelle navi; lasciando tutta la preda in mano de’ vincitori.

Volendo Quesim vendicare tanta stragge, e la morte di Nicolò suo padre, e de’ fratelli, accadute per inganno de’ Tartari; non molto tempo dopo, combatte coll’armata navale di costoro, e dopo un’ostinata pugna la disfece; parte


aven-