Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/474

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442 Giro del Mondo

eretti in onor di lei, per tutto l’Imperio: in cui ella è adorata, sotto questo titolo, della medesima maniera, che Flora cortigiana fu onorata da’ Romani, come Dea de’ fiori. Un Bonzo parimente, di quelli della setta di Taósú (che si ammogliano, e non si radono la testa) sono ormai più di quattrocento anni, si avanzò talmente nella grazia del Re, per mezzo della chimica, e magia; che questi, non contento d’averlo stimato più che uomo in vita, volle morto dichiararlo Dio, e Signore del Cielo, del Sole, della Luna, e delle Stelle. Si può scorgere da questi due esempli, quanta cieca sia l’ubbidienza de’ sudditi; poiche credono, che l’Imperadore abbia potere, di fare d’un’uomo debole, e miserabile, un Dio potentissimo: e passa sì avanti l’adulazione de’ letterati, che non solamente ciò appruovano, ma persuadono anche al Re, di fare azioni, tanto contrarie a’ dettami della ragione.

Or per dare un picciol saggio degl’immensi Tesori dell’Imperador della Cina, farò un picciol catalogo delle rendite, ch’entrano nel suo Erario; cavato da uno Scrittore di grande autorità fra’ Cinesi, i di cui libri sono chiamati ù hio pién.


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