Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/79

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Del Gemelli. 55

re i Cittadini dell’arrivo de’ nemici: altri affermano, che per augurio ciascuna Città l’erigga: ma io quanto a me giudicherei, che sopra tutto fusse stato l’intendimento di coloro, i quali prima le fabbricarono, di render con quelle più magnifiche, e ragguardevoli le Città, ponendole per lo più sempre intorno alle porte, e a veduta di coloro, che vi entrano.

Credeva io tosto partire, ma il mal costume della Cina mi fè quivi indugiare un giorno, per dover esser visitata la barca dai Doganiere, il quale non suol far la visita che una volta al giorno; due ore dopo alzato il Sole; di modo che le barche, che giungono dopo, bisogna che dimorino sino al dì seguente.

Fui dopo desinare a veder la Chiesa de’ Padri Gesuiti Francesi. E’ quella picciola, ma ben’ornata: è l’abitazione acconcia per un Religioso servito da otto famegli. Non vi ritrovai il Superiore, perche era andato ad alcuni infermi Cristiani. La Città è nel piano del Colle grande, e vaga, con buone, e ricche botteghe; è cinta di mura, ed hà i suoi Borghi, anche per la riva opposta. Le case sono ottime all’uso del paese: e le strade ben lastricate, e dritte.


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