Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu/157

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Del Gemelli. 145

re fussero poveri: imperocchè quando alcuno non avea danajo, per la soddisfazione della parte offesa, veniva il Dato, O Capo, e i più principali del Barangai, con lancie; e ligato il reo a un legno, gli togliean la vita. Ma se l’ucciso era Principale, tutto il parentado facea guerra con quello dell’uccisore, sino a tanto, che s’interponeva alcun mezzano, a dichiarare la quantità d’oro, che si prometteva, per contrappesare tal morte. Di tal danajo la metà si prendevano i poveri, e l’altra si dava alla moglie, figli, o parenti dell’ucciso.

Quanto al furto, se il delitto si provava, ma non era certa la persona; si faceva primamente, che gli accusati ponessero, ciascheduno qualche cosa sotto un panno; dopo di che, se non si trovava il furto; tra le cose suddette, seguivano due sorti di purgazione. La prima era di porgli tutti, con un’asta in mano, presso un qualche profondo fiume; e poi fargli correre, a lanciarsi nel medesimo. Di tutti essi, colui che usciva il primo, era stimato colpevole, e perciò molti, temendo del gastigo, si soffocavano. L’altra era, di comandare, a un per uno, che prendessero una pietra da dentro un bacino d’acqua bollen-

     Parte V. K te,