Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu/18

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6 Giro del Mondo

soffiando un buon vento, cominciammo ad innoltrarci.

Può dirsi, che la nostra felicità fu un sogno, poiche durò il vento solamente la notte; e la mattina del Giovedì santo 19. ritornò la calma. Presero i marinaj Venerdì 20. un gran Tuberone, coll’amo; ed apertogli il ventre, ne trovarono 3. altri piccioli, che buttati in Mare, andarono guizzando. Dissero alcuni, che il grande era femmina, e’ piccioli suoi figli, che s’avea inghiottiti, per non fargli perdere: e che ella a tal fine suole anche portargli sotto le ali;. Altri erano di parere, che nel ventre fussero sbucciati dalle uova, ciò ch’è alquanto più verisimile, se si vorrà considerare, che v’ha tal pesce, che schiude le uova dentro il ventre, siccome osserviamo tutto dì nelle anguille.

Il Sabato santo 21. continuò l’istessa calma; come anche la Domenica 22. Pasqua di Resurrezione, che si solennizò con quella pompa, che permette un Petacchio. Continuò l’istessa calma il Lunedì 23. Il Martedì 24. si mosse un vento favorevole; ma poi di nuovo tornò la calma il Mercordì 25. Il Giovedì 26. dopo mezzo dì, tornò il vento, col quale andammo


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