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pongono alcuni in altezza di mezzo grado, et altri d’un terzo, dalla parte di Settentrione. Tiene ella un Vulcano, la di cui bocca principale, nella sommità, è della larghezza d’un tiro di pietra; l’altre due più picciole, una da Oriente, verso il mar Malayo; l’altra da Maestro sopra Tacòme: e intorno a tutte tre si raccoglie molto zolfo. La maggior copia di fuoco, fumo, e ceneri suole uscirne ne’ mesi d’Aprile, e Settembre.

Nel 1648. però a’ 15. Giugno, fece incredibile danno, per tre giorni continui; oltre le fiamme, fumo, e ceneri, mandando fuori pietre infocate, per lungo spazio di paese, che bruciavano tutto ciò che incontravano: onde ridussero in cenere un Casale di Mori, detto de la sula. Tutto il tempo, che ciò durò, stette l’Isola in continui movimenti; sentendosi nelle sotterranee caverne un’orribil rumore, come di colpi di fucina, e di quando in quando, come scoppj di bombarde.

Il terreno è tutto montuoso, e quasi innaccessibile, per gli suoi spessi, ed alti alberi, con molte canne d’India, e radici, quasi insieme tessute. Il temperamento è caldo, e secco. Non v’ha fonti, nè fiumi, ma solo una laguna; con tutto ciò le fre-


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