Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu/308

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292 Giro del Mondo

un di essi il vedere: poi rimessi in Mare, il cieco facea resistenza all’altro, che volea tirarlo in giù, credendosi di venir preso. Stemmo in calma sino a mezzo dì, il Giovedì 20. Mossesi poscia un poco di vento Scirocco, fece drizzar la prora per Greco-Levante. Si osservò l’altezza del Sole a ventisei gradi. Il Venerdì 21., con Libeccio, si continuò l’istesso cammino; e perche il galeone iva molto velocemente, si prese quantità di Cacciorrette, col medesimo inganno del pesce volante, fatto di cenci: poichè elleno correndo, per ingojarlo, restavano appese per l’amo, nascostovi. La medesima sera i due Piloti ajutanti cominciarono la loro Novena, con buona copia di lumi, e lanternine. Indolcirono le bocche degli assistenti con pere inzuccherate, ed altre cose dolci; e quindi seguirono balli, e commedie, all’improvviso pensare, e recitate.

Il Sabato 22. spirò Mezzo giorno, onde s’andò per Greco 4. a levante. Per la variazione della Bussola si osservò il Sole a 27. gr. La Domenica 23. si andò colla prora al medesimo cammino, con vento Scirocco. Il Sole teneva d’elevazione 27. gr. e 50. m. Nella medesima guisa andos-


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