Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu/337

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Del Gemelli. 321

trario una gran furia di vento, e grandini combattè molto, benche spingesse avanti, il galeone. Dopo mezzo dì divenuto il vento più forte, si pose la prora, per Greco 4. a Levante, per iscoprir terra, o las señas: la notte si andò per Greco-levante, per Levante, e per Scirocco-levante; mutando i Piloti parere, e cammino, secondo la mutazione del vento. Tutta la notte durò il temporale, così violento, e con sì alti cavalloni d’onde, ed orribili sbalzi, che dodici uomini non potevano regger fermo il timone. A mezza notte comparve la quarta volta il lume S. Elmo sopra l’albero maggiore; continuando però l’istessa tempesta, con vento forte Ponente.

Il Lunedì 26. tenendosi la prora a Levante, e Greco-levante, con Mare ugualmente cruccioso, c’innoltrammo molto. S’osservò il Sole a 37. gr. e 15. m.

Il Martedì 27. cominciò a rimettersi la furia della fortuna, che ben per tre dì ne avea tenuti in grandissimo travaglio; avvegnache il vento fusse stato per poppa. Essendo il vento divenuto Libeccio, si pose la prora per Levante. Osservatasi la latitudine, si trovò di gr. 37. e 45. m. Seguì la notte una gran tempesta,

     Parte V. X che