Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. V.djvu/347

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Del Gemelli. 331


Durando l’istesso vento il Mercordì 19. si andò sulla stessa linea: e si attese a porre in ordine lo schifo, permettendolo la placidezza del Mare. Prima delle cinque ore della notte, morì del morbo, detto Berben, il Capitano di Mare, e guerra del galeone. Quantunque non vengano imbarcati soldati, ma pochi Bombardieri, pure il Governadore di Manila, oltre il Generale, vi deputa un Sergente maggiore, un Capitan di Mare e guerra, e un’Alfiere Reale; i quali, a differenza del primo, hanno il titolo, e l’onore, senza veruno esercizio. Nel ritorno bensì, che si fa a Manila vi vanno da 250. in 300. Soldati, partiti sotto 15. e 16. Capitani, i quali per ambizione d’onore comprano il posto; però giunti in Manila sono riformati, come succede a’ nostri Regnicoli, quando vanno in Fiandra, o nella Stato di Milano. Due pericolosi morbi s’osservano in questa navigazione, particolarmente nell’avvicinarsi alle Coste d’America: uno è il suddetto Berben, che fà enfiare il corpo, e morire parlando; l’altro detto mal d’Olanda, impiaga la bocca tutta, putrefà le gingive, e fa cader le mole, e i denti. Il più potente antidoto si è il por piede a terra.


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