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42 Giro del Mondo


All’intorno la medesima stanno il giorno infiniti, e grandi vispistrelli, pendenti dagli alberi, l’uno appresso l’altro, a modo di quelle filze dì ricette, che fanno gli speziali. Verso la sera però se ne vanno a turma, in boschi ben lontani, per procacciarsi il necessario alimento: e talora volano in sì gran numero uniti, che cuoprono l’aria, colle loro carnose ali, e lunghe sino a sei palmi; siccome vidi co’ proprj occhi, mentre feci dimora ne’ Bagni suddetti. Sanno essi assai ben discernere, e sciegliere, tra’ folti boschi, gli alberi, le di cui frutta vengono a maturità in certi determinati tempi; e vanno a divorarle tutta la notte, con sì fatto strider di denti, che si fa sentire ben due miglia lontano. Sul far dell’ Alba ritornano poscia al loro albergo.

Gl’Indij vedendo consumate, da tanto schifi uccelli, le loro migliori frutta, particolarmente le goyave, o pere (fatte dal Creatore, per loro sostentamento) ne uccidono, quanti ne ponno; et in sì fatta guisa vendicandosi, serban le frutta, o provvedonsi di cibo; mangiandosi gli stessi vispistrelli. Dicono, che la lor carne abbia il sapore del coniglio; e certa-


mente