Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. VI.djvu/181

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Del Gemelli. 139

molle (o amalgama, come dicono gli Alchimisti) entro una campana di bronzo, o di creta, con pezzetti di ferro attraversati alla bocca, acciò non ne caggia l’argento, quando è indurito. Una simil campana si pone dentro terra, con una terza parte d’acqua; e poi vi si adatta la bocca dell’altra, in guisa, che non possa niente suaporarne. Si fa quindi fuoco di carboni sopra la superiore, sino a rendersi io rossa; ch’è il segno d’essersi separato l’argento vivo, e rimaso duro il solo argento.

Questo si toglie, e si porta agli officiali Reali, per farne la pruova; e non trovandosi ben purificato, si pone di nuovo al fuoco, per ridurlo a perfezione, e farsene le barre; nelle quali si pone il suggello del quinto, e il segno de’ carati de’ grani d’oro, che tiene, siccome è detto.

Per mezzo del solo fuoco potrebbe cavarsi in poche ore l’argento, ma se ne perderebbe molto: all’incontro coll’argento vivo, non vi vuol meno d’un mese di tempo, e maggiore spesa; perche il mercurio, dovendo venire da Spagna, o dal Perù, val carissimo: bisognando pagarlo 84. pezze d’otto il quintale, con obbligazione di separare con esso 100. marchi.


A mio