Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. VI.djvu/243

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Del Gemelli. 201

che concordemente tutte le Istorie Indiane dicono:[Pedro Martir d’Angueira en sus decades de orbe novo.] esser venuti questi Ulmecchi per Mare, dalla parte d’Oriente; e dall’altro canto, secondo Platone, gli abitanti dell’Isola Atlantica traevano origine dagli Egizj, appresso i quali era il medesimo costume d’innalzar piramidi.[Aristotel. de admirand.] Aristotile certamente dice, che i Cartaginesi navigar soleano sino a un’Isola, molto lontana dalle Colonne d’Ercole; e che molti di essi vi stabilirono le lor sedi: ma che poi il Senato lo vietò, per temenza, che allettati dall’abbondanza del luogo, non si ricordassero più della patria. Se ciò è vero, non dee recar maraviglia, che i Mexicani facessero le piramidi all’uso degli Egizj, e si servissero del medesimo anno; come neanche, quel che racconta Ammiano[lib. 17.], essersi scolpiti talvolta nelle aguglie d’Egitto animali, ed uccelli, etiam alieni Mundi. Niuno Storico Indiano ha saputo investigare il tempo dell’erezione delle piramidi d’America; però D. Carlo Siguenza le stima antichissime, e poco dopo il diluvio. Certa cosa si è, che là dove elleno sono, fu per l’addietro una gran Città; come si scorge dalle grandissime rovine all’intorno, e dalle grotte così naturali, come artificiali; e dalla quan-


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