Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. VI.djvu/306

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258 Giro del Mondo

ciò da Montesuma, consigliò Cortes a uscir della Città, prima che fusse discacciato dal popolo tumultuante: e rispostogli, che ciò non potea fare, senza aver fabbricati prima tre vascelli (poichè quei, co’ quali prima era venuto, gli avea fatti rompere) gli diede la dilazion, che desiderava, ed artefici per tal mestiere: promettendo, di trattenere intanto i Sacerdoti con buone parole.

Stando la conquista di Mexico in questo stato; ed avendo saputo Diego Velazquez, che il Cortes avea mandati all’Imperadore proccuratori, con ricchissimi presenti, senza far caso di lui; pose in Mare un’Armata di 19. vascelii, con 1400. soldati, e 20. cannoni, e mandolla sotto la condotta di Pamphilo de Nervaez: col quale s’accompagnò un’Auditore dell’Audienza di S. Domingo, per interporsi fra lui, e’l Cortes, giacchè non avea potuto impedire tal’espedizione. Approdata l’Armata nel porto di S. Juan de Lua, lo seppe subito Montesuma; perocchè gl’Indiani, che stavano in custodia del porto, glie la portaron dipinta in un panno di Nequen, o Maghey. Mandò adunque al Nervaez un buon presente d’oro, coltri, e vettovaglie; e n’ebbe in risposta,


che