Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. VI.djvu/43

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Del Gemelli. 23

zo, non essendo largo, che un tiro d’archibuso. Rimanemmo a dormire in campagna, due leghe lontano, nel luogo, che dicono Nopalillo, Cannada del Carizal. Due ore prima di mezza notte sentissi un terribile tremuoto, che durò per lo spazio di due Credo. Non potè fare alcun danno a noi, che stavamo in campagna aperta; però in Acapulco (come poi si seppe) uguagliò al suolo più case.

Prima di nascere il Sole il Martedi 26. e mentre si stavano sellando le mule, sentissi di nuovo il tremuoto; preceduto da un rumore, e rimbombo, come d’una cannonata. Posti a cavallo facemmo quattro leghe, per una strada mezzana mente buona, per la quale andai sempre uccidendo ciaccialacche, ed altri uccelli, di cui ha gran dovizia il Paese. Passato quindi il Rancio di Palula, venimmo a desinare predo un laghetto; donde, fatte tre leghe, andammo a pernottare in Pueblo nuevo, dove era una gran lacuna, con molte anitre.

Il Mercordi 27., fatte sei leghe per asprissimi monti, prendemmo riposo vicino l’acqua; e dopo altrettanto cammino, passato a guazzo di notte un grosso fiume, restammo nel casale di Amacusac,


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