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Giuochi di corsa. 189


XLIII. IL CANE DELL'ORTOLANO.


                                        Facendo, come il can dell'ortolano,
                                        Ch'all'insalata non vuol metter bocca,
                                        E non può comportar s'altri la tocca.
                                                  Malmantile, Cant. 12, st. 53.

Nel mezzo del campo è tracciato un largo circolo, in cui entra uno dei giocatori che figura come il cane dell'ortolano, il quale, secondo l'antico apologo, «impedisce alla capra d'entrare nell'orto per mangiare quella lattuga che non può essere suo cibo.» I compagni fanno da capre, stanno fuori dal circolo e si muovono ora qua e ora là a piacere. Il cane non può uscire dal circolo (orto), e soltanto dentro il suo orto, può toccare una delle capre che vi fossero entrate o che avessero il coraggio d'attraversarlo. Chi è toccato diventa cane e il giuoco ricomincia.