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Giuochi di corsa. 191

gento vivo sotto i piedi, risposero: Sì! sì! Si gioca a Bomba. Da prima quelle bambine stabilirono un alberetto come Bomba, cioè il luogo immune, o di franchigia; di poi fra loro scelsero il Capogiuoco, quella cioè che dovesse impedire alle altre di toccare la Bomba; e quindi cominciò il giuoco così. Il Capogiuoco rimase nel mezzo e le altre bambine si sparpagliarono intorno, correndo chi di qua e chi di là, ridendo, gridando, ma sempre cercando avvicinarsi alla Bomba; e quando alcuna vi era già vicina, faceva la cilecca al Capogiuoco, e se stava lì lì per essere da costui chiappata, stendeva la mano all’alberetto, e gridava: Bomba! ed era salva; ma, scorso un minuto o così, se ne dipartiva e tornava a correre. Colei cui non riusciva di toccar bomba, ed era presa, si sentiva dire: Qui ti prendo e qui ti lascio, e rimaneva a sua volta a far da Capogiuoco.»

Il Rigutini chiama questo giuoco anche: Tocca panca. In Toscana si dice pure: Fare a chiapparsi, o A chiappino.




XLV. A BIRRI E LADRI.

«S’uniscono molti fanciulli e tirate le sorti1 a chi di loro debba essere birro e chi ladro,

  1. Prel. V. 3, a, pag. 22.