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alle alunne buone abitudini mentali e per migliorarne continuamente l’animo. Ma quante sono le maestre, che si ricordano di questo fine principale dell’insegnamento elementare? La preoccupazione di dover svolgere lo stesso programma didattico delle scuole maschili, in un tempo relativamente più breve, e lo spauracchio dei risultati finali, da cui molti sogliono ancora giudicare in modo assoluto l’opera degl’insegnanti, pesano come un incubo sull’animo di molte maestre, e le spingono a non andar tanto pel sottile nell’insegnamento e a contentarsi che le alunne apprendano alla meglio le nozioni prescritte. Ed esse finiscono col dare alle scolare una verniciata di quell’erudizione pappagallesca di cui molte ragazze fanno sfoggio nella vita; ma qual è stata l’opera educativa compiuta?...

Or bene, sarebbe utile prescrivere nelle istruzioni che dovrebbero accompagnare i programmi speciali per le scuole femminili, che l’opera della maestra non consisterà solo nell’insegnare con profitto delle alunne e nel rendere educative per la loro mente le nozioni prescritte, ma anche nel migliorare sempre più il loro animo.

Migliorare sempre più l’animo delle scolare: ecco il compito principale di una maestra, al quale non v’è tempo che basti, perchè il suo sguardo acuto deve saper penetrare nel fondo dell’anima di ciascuna allieva, scrutarne l’indole, rilevarne i pregi e i difetti, studiar le cause di questi e correggerli con perseveranza, destando e fecondando specialmente i buoni sentimenti adatti, che si trasformeranno in buone azioni, le quali, ripetute, costituiranno le buone abitudini a cui deve


        2 — Aliani, L'Educazione della Donna ai tempi nostri.