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La scuola normale.

Fine della scuola normale femminile. — I vigenti programmi didattici. — Esame critico di quelli di lingua e lettere italiane, di storia, geografia, matematica, scienze, ecc. — I lavori donneschi. — Inefficacia dei programmi didattici densi e pesanti. — La scuola di coltura generale e l’autodidattica. — La coltura esagerata prescritta per la scuola normale femminile. — La semplificazione e la riduzione dei programmi della scuola normale secondo il fine di essa. — Danni della scuola enciclopedica. — Il tirocinio magistrale. — I programmi dei corsi magistrali. — Il soverchio numero dei professori e l’insegnamento degli specialisti. — Danni e rimedî.

Per la scuola normale femminile non vi sono programmi speciali, perchè quelli vigenti sono comuni agli allievi maestri e alle allieve maestre; perciò mi pare che le manchi quel determinato indirizzo educativo, di cui si è innanzi parlato, e che è necessario ad ogni scuola femminile per la speciale missione della donna nella famiglia e nella società. Il fine della scuola normale femminile è propriamente di preparare buone maestre; ma essendo l’ufficio della maestra molto affine a quello della madre di famiglia, credo che gli studi da compiersi nella scuola normale femminile possano avere benissimo uno spiccato carattere educativo per la vita della donna.

In verità, per alcune materie i vigenti programmi governativi del 1897, ancora in vigore, i quali sono ricchi di savi ammaestramenti per gl’insegnanti, accennano a questo speciale carattere educativo della scuola normale femminile. Difatti al programma di pedagogia si sono aggiunte, per le allieve maestre, alcune speciali nozioni sull’allevamento del bambino e