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XI

Le nozze dell'arciduca Leopoldo


Ferdinando vuol dar moglie all’arciduca Leopoldo - La chiesta - Il magistrato in moto - Conclusione del matrimonio - Nozze per procura - La Commissione granducale a Trento - L’arrivo della sposa - Il principe Rospigliosi la prende in consegna - Cerimonie - Elargizioni, sussidi e amnistia - L’incontro alla villa di Cafaggiolo - La sposa a Firenze - La benedizione nuziale alla Santissima Annunziata - Ingresso a Palazzo Pitti - Ricevimenti e presentazioni - Pranzo - Serata di gala - Feste popolari - Al Casino de’ Nobili - A Pisa e Livorno.

Ferdinando III non nascondeva la sua contentezza per le nozze testé celebrate, che ponevano la figlia sua nella più antica famiglia regnante d’Europa, e che forse un giorno sarebbe stata chiamata a grandi destini, come poi avvenne. jIa egli non avrebbe mai supposto che alla figliuola diletta sarebbe toccata la gloria d’esser la madre del primo re d’Italia. Questa contentezza gli fece anche riflettere che era ormai tempo di pensare alla successione del trono di Toscana.

Perciò, volendo raggiungere questo fine, stabilì di dar moglie al figliuolo arciduca Leopoldo, che aveva compiuto venti anni. Egli però, a diciassette, aveva fatto molto temere per la sua salute; anzi, corse voce gli si desse una balia, come se fosse tornato bambino, onde vedere se con quella cura primitiva, il pericolo d’una disgrazia si potesse scongiurare.

E la cura fece miracoli: poiché cambiate abitudini, il giovanetto Arciduca tornò sano e vegeto; finché non si fu costretti