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52 Firenze Vecchia

Firenze Vece] da Prima di venire a Firenze, Lodovico mandò in sua vece il «marchese di Gallinella conte Cesare Ventura, cavaliere Gran Croce del reale e distinto ordine di Carlo III, gentiluomo di camera con esercizio, e consigliere del consiglio di Sua Altezza Reale, il signor infante Duca di Parma, Piacenza e Guastalla,» a prendere possesso in suo nome del regno della Toscana, ricevendo nei modi soliti, gli omaggi e i giuramenti consueti. Ed il 2 agosto ebbe luogo in Palazzo Vecchio la solenne cerimonia del giuramento al nuovo Sovrano, alla quale intervenne ]Iurat, e il JMagistrato civico fiorentino «come rappresentante il soppresso Consiglio dei dugento.» L’avvocato regio Tommaso Magnani, ed il luogotenente del Senato Orlando Malavolti del Benino, ebbero l’audacia di pronunziare all’indirizzo del nuovo re, in presenza del suo mandatario marchese di Gallinella, con tutta la filastrocca dei titoli alla spagnola, compreso quello di «gentiluomo di camera con esercizio,» ipocrite e in quel momento in ispecie, mendaci parole. Ecco quelle pronunziate dall’avvocato regio Magnani, nel «favellare agli astanti, sulle lodi del passato e del nuovo monarca.» «Bene a ragione avete manifestati finora col profondo vostro dolore, o clarissimi senatori, o fedelissimi cittadini, i grati sentimenti di un cuore, che è troppo giustamente oppresso dalla perdita dell’ottimo, dell’augusto Ferdinando III, del Reale Granduca di Toscana, già vostro clementissimo sovrano. Questo principe, destinato a governare e felicitare altri popoli, principe magnanimo, giusto e benefico, doveva ben risvegliare negli animi vostri i più teneri movimenti d’amore e di gratitudine. Foste voi testimoni del di lui adorabile carattere, e la Toscana tutta potè riconoscere in esso quanto influisca alla felicità dei popoli, la saviezza, l’umanità, la giustizia, del sommo imperante. «La perdita però benché dolorosa, benché somma, va ad ottenere nella risoluzione delle cose un efiìcace riparo.» Con queste lacrime di coccodrillo si rimpiangeva un buon