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POVERO - MESCHINO - TAPINO.


Povero dal lat. pauper è propriamente scarso, scarseggiante; detto di persona vale non intieramente privo del necessario, ma vicino alla necessità, di poca suppelletile; detto di cose porta sempre con se l’istessa idea di scarso, d’angusto, infecando, e si oppone a copioso, ad abbondante, ad agiato. Per traslato vale afflitto, misero, scoraggiato, disgraziato, abbandonato. S’adopera talvolta per bisognoso, e privo d’ogni soccorso, ma in questo caso dee prender forza dal contesto. La voce povero è sempre accompagnata dal sentimento della compassione.

Meschino è vocabolo che assume pressochè tutti i significai di povero peggiorandoli per altro, ed aggiungendo loro l’idea della viltà. Ha la sua derivazione prossima dagli arabi1, che forse chiamarono con questo nome i cristiani rimasti in prigione nella Palestina, ed in Soria; epperò l’origine remota è siriaca2.


  1. Ménage dict. étymol. de la langue francaise.
  2. Peyron dell’erudizione orientale del Frullone; nella proposta d’alcune, correzioni ed aggiunte al vocabolario della Crusca vol. II. parte I, pag. 807.