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MENZOGNA - BUGIA.


Questi due vocaboli differenti nell’origine loro, s’affrattellarono nel corso di cinque secoli per tal modo, che riesce difficil opera il distinguere l’uno dall’altro. Non isfuggì per altro la differenza loro al Tasso, e quell’anima dotata di squisito sentire seppe onestare con mirabile artifizio la voce menzogna, partendola da bugia, e nobilitandola tanto, quanto la natura di essa poteva comportare. Cantava egli il pietoso sagrifizio che per salvare la gente cristiana fa di se la coraggiosa Sofronia accusandosi rea del furto dell’imagine, ch’essa non aveva commesso, e chiamando sul suo capo tutta l’ira del Soldano; e pieno ancora il poeta della grandezza dell’atto esclama:

» Magnanima menzogna, or quando è il vero
» Sì bello, che si possa a te preporre?»

Da questo esempio si raccoglie, che menzogna è voce, la quale dee preferirsi a bugia ogni volta che il mentire abbia alto motivo, o nobil fine, poichè non si potrebbe in que’ bei versi sostiluir bugia a menzogna senza offendere non dirò solamente la grazia, ma il senso stesso dell’espressione. Quindi a ragione l’Alberti


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