Pagina:Giustizia (Mario Rapisardi).djvu/13

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giustizia 5


Ed ella passa, passa per la notte. A la voce
30Dolorosa de’ volghi s’accoglie una feroce
Frotta di re. Digrigna le gialle zanne a sega
L’orso del Reno, il vecchio mostro che scanna e prega,
E, da le rosse chiostre saettando la secca
Lingua, il sangue de’ suoi morti nemici lecca.
35Pigro cala dal Baltico il gigante triforme,
Che di steppe e di forche vallasi intorno. A torme
Procombono al suo piede, o Russia, i tuoi migliori,
Ed ei stupido ciba sangue da tutti i pori.
Trotta anch’essa al convegno con furbi occhi di volpe
40La strega del Tamigi, che si nutre di colpe,
Che muta in oro il sangue de l’India, e insegna il dritto
Con la fame in Irlanda, con le bombe in Egitto.
L’ale sparnazza e stride la bicipite Arpia
De l’Istro, e con la verde pupilla i campi spia
45D’Adige e Mincio; inquina con proluvie funesta
Le sottoposte mense d’Ausonia, e l’aure appesta.
Ma Soderini in giubba sotto la pioggia sozza
S’inginocchia, la fronte piega e lo sterco ingozza,