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Pagina:Gli elogi del porco.djvu/27

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xxiv.

di due stempiati Farfallonisti Porcini. Quello di che la supplico per carità, si è, che il tutto rimanga segreto, anche a misericordia di quel po’ di concetto, in che taluno mostra buonamente di tenermi, preoccupato per mia buona sorte da una oppenion troppo facile, e generosa. Ma con V. S. Illustriss., che mi conosce, che sa quanto io sia da poco, e che nella magistrale Arena sua Filosofica m’ha sofferto con tanta pazienza per un mero Piedistallo, od un Piccion di gesso, la cosa diversifica, e tollero di arrossire, e di scoprirmi per tambussato. Ma in tale stato ancora spero, che V. S. Illustriss. non si scandalizzerà poi tanto, che abbia io a rimaner privo della sua buona grazia, che valuto d’assai; ed a quella raccomandandomi, col solito invariabile rispetto rimango.





Divotiss., ed Obbligatiss. Servidore
D. Giuseppe Ferrari.