Pagina:Gli sposi promessi I.djvu/108

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capitolo v. - il tentativo. 89


Si è fatta questa riflessione per ispiegare come 1 il buon Padre Cristoforo, il quale veniva per domandare a D. Rodrigo l’adempimento della più stretta giustizia, e la cessazione della più vile iniquità, si rimase come confuso, e vergognoso quando si trovò cosi solo con tutte le sue buone ragioni in mezzo ad un crocchio romoroso e indisciplinato di amici di D. Rodrigo, e in sua presenza. 2 Era questi in capo alla tavola: alla sua destra sedeva il giovane Conte Orazio cugino di Don 3 Rodrigo, suo compagno di libertinaggio e di soperchieria, e che villeggiava con lui: alla sinistra il Podestà, 4 che D. Rodrigo aveva invitato non senza perché, 5 potendo trovarsi in un impegno dal quale si sarebbe cavato meglio quando la Giustizia fosse tutta disposta in favor suo. 6 Il Podestà mostrava di ricevere l’onore di sedere famigliarmente a tavola d’un cavaliere 7 con un rispetto misto però d’una certa libertà che gli dava il suo uficio; accanto a lui, e con un rispetto il più puro e il più sviscerato sedeva il nostro Dottor Duplica, il quale avrebbe voluto essere il protetto di tutti quelli che eran da più di lui, e il protettore di tutti quelli che gli erano inferiori: due o tre altri convitati di ancor minore importanza attendevano a mangiare e a sorridere con una adulazione ancor più passiva di quella del dottore: 8 e quando questi approvava con un argomento o con una lode che voleva esser ragionata, essi non sapevano dire più in la di: certamente.

«Da sedere al padre,» disse D. Rodrigo; e un cameriere avvicinò una scranna sulla quale si pose il Padre Cristoforo facendo qualche scusa al signore di esser venuto in ora inopportuna, a parlargli di un affare d’importanza.

«Parleremo, quanto Ella vorrà, ma intanto portate da bere al padre.» Il Padre voleva schermirsi, ma D. Rodrigo in mezzo al trambusto dei litiganti 9 gridava: « No per... non mi farà questo torto, padre; non sarà mai detto che un cappuccino si parta da questa casa senza aver gustato del mio

  1. Qui in lapis, la maiuscola, e ripetuto Il a margine.
  2. Alla destra
  3. Cosi anche altrove, come è già stato fatto notare.
  4. il quale
  5. trovandosi in
  6. e che riceveva questo
  7. [di riguardo) con una cortesia mista però di umiltà; ma [d’una| non tanto
  8. Con la minuscola, come altrove. — Perché non avrebbero saputo com’egli approvare più | fare di più che approvare in un
  9. alzò la voce