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48 gli sposi promessi - tomo i

poni; perché vedete quando si vede che uno può 1 regalare gli si dà retta. Contategli tutto il fatto, e domandategli parere. Eh ne ho visto io 2 della gente che non sapevano dove dar del capo, che andando a consultarsi con lui non trovavano la strada, e dopo d’avergli parlato tornavano a casa vispi come un tincotto che saltellando nella barca per disperazione cade nell'acqua, e si trova in casa sua. Fate così Fermo.» 3 Nelle situazioni molto imbrogliate il parere che piace più è quello di pigliar tempo per avere un altro parere definitivo che suggerisca una risoluzione: ogni consiglio definitivo e determinato presenta ostacoli, difficoltà, nuovi imbrogli: ma questo di consigliarsi di nuovo e meglio è semplice, non nuoce, e nello stesso tempo 4 dà una lusinga indeterminata che per questo mezzo si troverà una uscita. Fermo adunque abbracciò molto volentieri il parere. 5 Lucia vi aggiunse la sua approvazione. Agnese superba di averlo dato 6pigliò i capponi, riunì le loro otto gambe come se facesse un mazzo di fiori, le avvolse e le strinse con uno spago, e consegnò la preda in mano a Fermo, che, date e ricevute parole di speranza 7 usci per una porticella dell’orto, 8 onde non esser veduto dai ragazzi che gli correrebbero dietro gridando: lo sposo, lo sposo.


Cosi attraversando i campi, o come dicono colà, i luoghi andò a prendere il viottolo che guida a Lecco, 9 fremendo ripensando alla sua disgrazia, e ruminando il discorso da fare al Dottor Pèttola. 10 Lascio poi pensare al lettore come dovessero stare in viaggio 11 quelle povere bestie cosi legate, e tenute per le zampe nella mano d’un uomo agitato da tante passioni, e che di tempo in tempo stendendo con forza il braccio in un momento d’ira o di risoluzione, o di disperazione dava scosse terribili a quei prigionieri e faceva 12 balzare le loro quattro teste spenzolate le quali si andavano beccando l’una l’altra, come succede troppo sovente 13fra compagni di sventura. In meno d’un’ora Fermo giunse a Lecco, e s’avviò alla casa del dottore. All’entrare si senti sorpreso da quella timidità che i poverelli illetterati pro-

  1. dare
  2. deg
  3. Quando
  4. lascia
  5. di Agnese che fu superba di averlo dato
  6. prese
  7. partì
  8. e se ne andò attraverso i campi
  9. ripensa
  10. Variante cancellata Duplica. Come st.
  11. quei poveri cappon
  12. saltare
  13. ai