Pagina:Gli sposi promessi II.djvu/83

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Cap. V.




Il quartiere, dove abitavano le educande e con esse Geltrude e le sue damigelle, era annesso al monastero, ma appartato, e 1 comunicava con esso per mezzo d’un corridojo. 2
Era un cortiletto quadrato, ricinto a terreno da un porticato continuo, sul quale per tutti e quattro i lati girava un basso ed unico piano di abitazione. Il lato 3 appoggiato a quella parte del chiostro ove dimoravano le suore, era un lungo stanzone, che serviva alla scuola ed alla ricreazione delle educande; un altro lato era occupato pure da un lungo stanzone che serviva da dormitorio; il terzo diviso in varie camere era l'appartamento della Signora e delle sue damigelle; il quarto finalmente più stretto degli altri 4 era tenuto da corridoio, 5 che conduceva nell’interno del chiostro, 6 il quale abbracciava il cortiletto da tre 7 lati. 8 L'altro, e appunto

  1. che
  2. a margine, di mano del Manzoni: « Si dirà chi (sic, forse per qui?) che Geltrude non era più maestra ma che [cancellato il quartiere le era st] continuava ad abitare quel quartiere, per distinzione etc.»
  3. [che appoggiato al monastero | che fiancheggiava il resto del monastero,] appoggiato al monastero
  4. non era che un
  5. per cui da
  6. [Questo cingeva il cortiletto] Questo
  7. parti,
  8. [ma e] Ma appunto quello dov’era l'appartamento di Geltrude era contiguo ad una casa privata (lacuna) contigua all’altro, che era quello occupato dall'appartamento di Geltrude, era una casa privata, e signorile; ma che la quale; | quello occ (lacuna) l'altro, occupato, (lacuna) l'altro; ed era quello (lacuna). Accanto a queste cancellature, a margine, in lapis: «più chiara la descrizione archittetonica. È facile farla indicando prima i tre corritoj, dire quali parti del Monastero v'erano at-