Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
708 | gli sposi promessi |
in piedi. Agnese1 diede a Fermo due pani, e due raviggiuoli, fattura delle sue mani, gli riempì di vino il fiaschetto, ch'egli aveva portato con sé, dicendo: «in questi tempi potreste morir di fame, prima di trovare chi vi desse da mangiare.» Il congedo fu quale ognuno può immaginarselo, pieno di tenerezza, di accoramento, e di speranza. Fermo partì, viaggiò tutto quel giorno, e2 avrebbe potuto la sera entrare in Milano, ma pensò che3 avrebbe trovato più facilmente un ricovero al di fuori. Ristette di fatti in una cascina deserta a un miglio dalla città. Dormì su le stoppie,4 e all’alba, levatosi, si avviò,5 e fece la sua seconda entrata in Milano,6 che gli comparve in un aspetto più tristo e più strano7 d’assai che non era stato la prima volta.