Pagina:Gli sposi promessi IV.djvu/123

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capitolo vi - tomo iv. 713

giunto in capo a quella su la piazza di San Marco, presso il ponte1 che ne2 piglia il nome, vide di nuovo per di dietro quel3 sozzo corteggio, che per la via del pontaccio4 si avviava alla fossa scavata fuori della porta comasina.

5 Ma un altro spettacolo, su quella piazza,6 attirò i suoi sguardi, e gli diede a pensare:7 erano due travi alzate e infisse nel suolo, e una corda passava8 dall’uno9 all’altro capo fra due carrucole. Fermo riconobbe (ella era cosa famigliare a quel tempo) l'abbominevole stromento della tortura; ma non sapeva perché fosse collocato in quel luogo.10 La sua maraviglia crebbe da poi quando ne incontrò uno per ogni piazza,11 in ogni via spaziosa.12 V’erano posti, affinché i deputati delle porte e delle parrocchie, muniti a questo d’ogni facoltà più arbitraria, potessero, immediatamente farvi torturare13 chi loro paresse: o sequestrati che uscissero, o ministri disubbidienti, o violenti di qualunque14 sorta. Era uno di quei15 rimedii immoderati e inefficaci,16 di cui principalmente in quel tempo si faceva scialacquo: era un dispotismo, che non toglieva l’anarchia. Dopo avere inutilmente17 guardato su quella piazza, se potesse scorgere alcuno a cui chiedere18 conto della via dove abitavano i padroni di Lucia,19 il nostro pellegrino20 si volse a mano manca, e costeggiando il convento di San Marco, giunse al Ponte21 al quale Ludovico il Moro diede il nome di Beatrice sua moglie; e per quello entrò nella città propriamente detta. Quale città! Non istropiccio di passeggeri, non romore di carrozze, non grida di venditori, né stridore di officine, ma in quella vece gemiti, lamenti, urli che uscivano dalle case, strepito di carri funebri, bestemmie, minacce, o quel che22 dava un suono ancor più atroce, il baccano festoso, e la ilarità infernale dei monatti. Lo spazio sparso23 e talvolta

  1. [guardò] diede ancora una occhiata alla dritta, [e vide] e lo vide
  2. prende
  3. lurido trionfo [procedere] allontanarsi
  4. [p] avviarsi per
  5. Ma un altro nero spettacolo, nuovo ed oscuro per lui lo ritenne un momento su quella piazza: due travi (lacuna)
  6. chiamò a sé
  7. [due travi erano alzate] v'erano
  8. [dall’una] fra le due cime
  9. all
  10. Ve n’era uno su tutte le piazze, in tutte le contrade spaziose, perché
  11. per
  12. Erano
  13. chi loro paresse
  14. sorta. Ma il rimedio era come
  15. rimedj
  16. che
  17. guardato se [apparisse] si mostrasse
  18. dove fosse la
  19. Fer
  20. salì il ponte
  21. che fu no
  22. [era ancor più] era ancor più
  23. di cenci dove impedito di mobili, di vesti, [di] di strame appestato, di fasce intrise [di sanie] saniose e sanguinolenti; e a quando a quando orribil vista di cadaveri abbandonati; gettati in | Radi [soli] scompagnati, in silenzio si vedevano scorrere i cittadini che qualche necessità forzava ad uscire di casa