|
capitolo vii - tomo iv. |
731 |
gli alienasse l’animo di quegli, che alla fine erano i suoi
protettori in quel momento. Chi poteva sapere a che filo
tenesse quel loro favore e la loro condiscendenza? forse1 alla sola idea che Fermo fosse un propagatore della peste;2 il favore3 degli uomini4 benevoli è talvolta così fragile, così permaloso,5 che una picciola cosa basta a disgustarlo; la buona gente si stanca talvolta per sì poca cosa di proteggere un disgraziato; pensate6 poi una feccia di ribaldi come quelli. Per tutte queste ragioni Fermo fu molto contento quando7 vide che essi non lo stimavano degno della loro attenzione; e8 fu grato alle sue orecchie (... che cosa non può divenir grata in questo mondo!...) quel canto, che lo toglieva dall’intrigo di quella conversazione.9 Intanto il carro s’era già allontanato abbastanza,10 perché Fermo non temesse11 più di esser raggiunto12 dai suoi nemici; i quali del resto s’eran dispersi; non restava13 che il14 pericolo di abbattersi in uno di quelli che lo riconoscesse, e15 gli rizzasse di nuovo16 la gente addosso; pericolo lontano, ma che poteva crescere in proporzione della strada, che17 Fermo avrebbe ancora a percorrere.18 In questa tempesta di pensieri egli girava attorno uno sguardo sospettoso e irresoluto, quando gli parve di riconoscere il luogo per dove passava: richiamò le sue memorie, guardò più fisamente...19 — questa via non mi è nuova, di qua son passato certamente. — 20 Fermo non s’ingannava: il carro, diretto21 alla gran fossa scavata dietro il lazzeretto22 e denominata il Foppone di san Gregorio, scorreva23 nella via chiamata allora il24 borgo ed ora il corso di porta orientale,25 per cui Fermo
- ↑ non era all’idea
- ↑ Qui finisce il foglio 81, pagina 276. v. di prima e seconda stesura; poi si ha intera la prima. Al foglio 79, pagina 271 il testo della seconda prosegue nelle pagine successive (alla 271 si ha il principio del capitolo VII), senza interruzione, sicché si vede chiaro che il Manzoni ebbe il proposito di fondere la materia; come poi fece.
- ↑ e la beneficenza dei buoni
- ↑ i più
- ↑ i benefici si stancano talvolta così per [poco, quan | figu] poco
- ↑ poi i tristi
- ↑ s'
- ↑ parve al suo orecchio mo
- ↑ Pensava intanto
- ↑ da quelli che avrebbero po
- ↑ più di trovarsi
- ↑ da quei
- ↑ più
- ↑ lontano
- ↑ lo segna
- ↑ addosso
- ↑ rima
- ↑ In questo non saper che farsi, egli si guardava attorno | Così egli si | Co
- ↑ di qua son
passato certo ...
- ↑ Egli non s’
- ↑ al Foppone di [San] san Gregorio
- ↑ nel campo [chiam] chiamato
- ↑ allora nel
- ↑ Le parole borgo e corso sono sottolineate in lapis.
- ↑ su quella stessa
via