Pagina:Gobetti - La frusta teatrale,Corbaccio, 1923.djvu/145

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la frusta teatrale 147


-sere per lui una costruzione ossuta, può essere testardaggine. E si dovrebbe addirittura riconoscere un eroismo di stile a guardare questo agile meccanico di affetti trasformare il «materiale» umano di un’Hedda Gabler, per es., in una inglesissima e umilissima Paola, che è appunto per i più candidi un’Hedda, in cui argutamente i caratteri di Hjordis siano stati sostituiti dai lineamenti della cantante di teatro. La stessa sorpresa vi può serbare la pacifica e borghesissima Nora che si nasconde in questo «Theo Fraser» attraverso monotonie sceniche affatto inglesi, e delicatezze limitatrici di onesto proposito «ambientale». Chi cercherà valori più intimi e integrali o cimenti decisivi, si mostrerà del tutto negato alla discrezione in cui la freddezza inglese, esente per ragioni di clima dalle confessioni vaporose, ci dovrebbe essere maestra.