Pagina:Goethe - Principii di filosofia zoologica e anatomia comparata.djvu/28

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pidamente nelle sue mani, e il suo ardore al tutto giovanile non prevedeva guari gli ostacoli che un giorno sarebbero stati per trattenerlo.

Enrico Giovanni Merk, pagatore nell’esercito di Assia-Darmstadt, merita per ogni riguardo di essere qui menzionato; era un uomo di una instancabile operosità e che avrebbe fatto cose rimarchevoli se la varietà dei suoi gusti non l’avesse costretto a sparpagliare la sua attenzione. Egli si diede pure con ardore allo studio della anatomia comparata, e la sua matita riproduceva presto e bene tutto ciò che gli veniva sott’occhio. Dedito principalmente alla ricerca delle ossa fossili che incominciavano a fermare l’attenzione dei dotti, e che si trovano con tanta abbondanza e con tanta varietà sulle rive del Reno, egli aveva con molto buon volere raccolto un gran numero di belli esemplari. Dopo la sua morte la sua collezione fu acquistata pel museo del granduca di Assia-Darmstadt. L’abile conservatore che dirige ora questo museo, il signor Schleiermacher, si applica costantemente a classificare questi oggetti e ad aumentarne il numero.

Le mie frequenti ed intime relazioni con questi due uomini furono dapprima personali, poi proseguite per corrispondenza. Essi tennero vivo il mio gusto per questo genere di studi; ma prima di darmi ad essi io sentii, guidato da un innato bisogno, la necessità di avere un filo conduttore, o se meglio si vuole, un punto di partenza determinato, un principio fermo, una cerchia da cui non bisognasse uscire.

Quelle differenze che esistono oggi nel modo di procedere dei zoologi erano allora ben più sensibili e ben più numerose, perchè ognuno, partendo da un punto di vista differente, si sforzava di sfruttare tutti i fatti per arrivare alla meta che aveva in vista.