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Filosofia zoologica 57

La Struttura e la Fisiologia del corpo umano hanno fatto notevoli progressi mercè le scoperte compiutesi negli animali.

La natura ha dotato gli animali di qualità diverse: la loro destinazione non è la medesima, e ciascuno di essi presenta un carattere spiccato.

La loro organizzazione è semplice, ridotta allo stretto necessario, sebbene spesso il loro corpo abbia un volume esagerato.

L’uomo ci presenta in un piccolo volume una struttura complicata; i suoi organi importanti occupano poco spazio, e le loro divisioni sono più numerose; quelli che sono distinti sono collegati fra loro per mezzo di anastemosi.

Nell’animale l’animalità riesce evidente agli occhi dell’osservatore con tutti i suoi bisogni e i suoi rapporti immediati.

Nell’uomo, l’animalità sembra chiamata a più alti destini e rimane nell’ombra per gli occhi del corpo come per quelli della mente.

Gli ostacoli che si oppongono ai progressi della Anatomia Comparata sono numerosi; è una scienza senza limiti, la mente si stanca di studiare empiricamente un argomento tanto vasto e tanto vario — fin qui le osservazioni sono rimaste isolate come erano state fatte.

Non si poteva andar d’accordo sulla terminologia; i dotti, i cavallerizzi, i cacciatori, i macellai, ecc. adoperavano denominazioni differenti.

Nissuno credeva alla possibilità di un punto di convegno, intorno al quale si potessero raccoglier quegli oggetti, o di un punto di vista comune secondo il quale si potessero considerare.

In questa scienza, come nelle altre, le spiegazioni non erano state sottomesse a una critica sufficientemente il-